È illegittimo il licenziamento del lavoratore che, durante la malattia, svolge attività presso l’agenzia immobiliare di un parente

Un dipendente si assenta dal lavoro per malattia.

L’azienda, però, vuole vederci chiaro, e allora affida ad un’agenzia investigativa l’incarico di controllare il lavoratore.

Si scopre così che il dipendente, per ben 3 giorni, svolge altra attività lavorativa presso l’agenzia immobiliare di un parente.

Immediata, quindi, scatta la contestazione disciplinare ad opera del datore di lavoro.

Si apre così il procedimento disciplinare, durante il quale il lavoratore viene ascoltato.

A nulla però valgono le sue giustificazioni, sicché l’azienda intima il licenziamento disciplinare.

A questo punto il provvedimento viene impugnato dal dipendente e, al termine dei tre gradi di giudizio, la Corte di Cassazione riconosce l’illegittimità del licenziamento.

Secondo la Corte …

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Il licenziamento per attività fisica svolta durante lo stato di malattia

La vicenda.

Un lavoratore, durante lo stato di malattia, si occupa della coltivazione di un fondo.

Al termine della malattia, il dipendente rientra tempestivamente al lavoro.

Dopo qualche tempo però, il lavoratore contrae un’intossicazione farmacologica e rientra in malattia.

A questo punto l’azienda apre un procedimento disciplinare a carico del dipendente, contestandogli di essere venuto meno ai doveri di correttezza e buona fede, per aver svolto, con buona assiduità, attività di rilevante impegno fisico nel periodo di precedente assenza dal lavoro per malattia.

Per tale motivo decide di licenziarlo.

Il lavoratore impugna il provvedimento dinanzi al Giudice del Lavoro.

In primo grado il Tribunale di Arezzo …

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