La Camera del Lavoro di Milano istituisce un servizio di consulenza psicologica in favore dei lavoratori licenziati

Nella ultime settimane si è registrato un incremento esponenziale di cassa integrazione e licenziamenti individuali a Milano e provincia (circa 22.000).

Scendendo nello specifico, a fine 2013 sono stati rilevati + 2.000 licenziamenti rispetto al 2012, in gran parte dovuti a motivi economici ed intimati a seguito dell’entrata in vigore della riforma Fornero.

A fronte di questa situazione, denotante una mancata ripresa economica, la Camera del Lavoro di Milano ha deciso di aprire uno sportello di orientamento e consulenza psicologica.

Il servizio ha per oggetto l’attività di sostegno e ascolto, destinata ai lavoratori che sono stati licenziati, e verrà erogato mediante la disponibilità di diversi psicologi volontari.

Lo scopo è quello di fornire supporto ai lavoratori – genitori che hanno appena perso il proprio lavoro e che devono rapportarsi con figli in età evolutiva o comunque adolescenziale.

Inizialmente il servizio sarà erogato a livello sperimentale per un anno.

La Camera del Lavoro ha inoltre deciso di istituire un servizio di tutela legale, il quale avrà il compito di fornire informazioni utili ai lavoratori licenziati, allo scopo di meglio tutelare i loro diritti.

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Licenziamento per l’infermiera che durante l’assenza giustificata svolge altro lavoro

La Asl di Lecce ha provveduto a licenziare un’infermiera per assenteismo.

La dipendente, infatti, abusando di certificati medici per assistere il proprio figlio di 3 anni, durante il periodo di assenza (giustificata e retribuita) prestava invece lavoro presso 2 associazioni onlus legate al servizio 118, percependo un rimborso spese pari ad € 50,00 giornaliere, con un guadagno extra pari ad € 1.200,00 mensili.

La donna è stata colta in flagrante dai Carabinieri Nas di Lecce.

Coinvolta anche un’ausiliaria, incaricata dall’infermiera di timbrare il cartellino magnetico al suo posto.

Per entrambe le dipendenti è scattata la denuncia per truffa aggravata, falso in atto pubblico, interruzione di pubblico servizio.

La Direzione Generale della Asl ha inoltre disposto il licenziamento …

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Il licenziamento dei coniugi e degli orfani di persone decedute per causa di lavoro o di guerra

La vicenda.

Una lavoratrice, rientrante nella categoria dei coniugi e degli orfani di coloro che sono deceduti per causa di lavoro, di servizio o di guerra (c.d. superstiti), viene licenziata in seguito all’accorpamento della sua funzione in capo ad un solo soggetto.

La dipendente impugna il licenziamento dinanzi al Tribunale di Vicenza, invocando la tutela prevista per gli invalidi.

I lavoratori invalidi hanno diritto ad essere assunti obbligatoriamente (c.d. assunzione obbligatoria) dai datori di lavoro di particolari dimensioni, cioè che hanno alle proprie dipendenze un numero rilevante di lavoratori.

Il numero dei lavoratori invalidi da assumere obbligatoriamente (c.d. quota di riserva) viene stabilito in percentuale sul numero degli altri lavoratori già occupati dal datore di lavoro.

In caso di licenziamento per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, il licenziamento è annullabile qualora, nel momento della cessazione del rapporto, il numero dei rimanenti lavoratori occupati obbligatoriamente (cioè degli altri lavoratori invalidi) diventi inferiore rispetto alla quota di riserva prevista dalla legge (art.3, legge 12 marzo 1999, n.66).

Ed è proprio questa la tutela che …

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