Licenziamento per l’infermiera che durante l’assenza giustificata svolge altro lavoro

La Asl di Lecce ha provveduto a licenziare un’infermiera per assenteismo.

La dipendente, infatti, abusando di certificati medici per assistere il proprio figlio di 3 anni, durante il periodo di assenza (giustificata e retribuita) prestava invece lavoro presso 2 associazioni onlus legate al servizio 118, percependo un rimborso spese pari ad € 50,00 giornaliere, con un guadagno extra pari ad € 1.200,00 mensili.

La donna è stata colta in flagrante dai Carabinieri Nas di Lecce.

Coinvolta anche un’ausiliaria, incaricata dall’infermiera di timbrare il cartellino magnetico al suo posto.

Per entrambe le dipendenti è scattata la denuncia per truffa aggravata, falso in atto pubblico, interruzione di pubblico servizio.

La Direzione Generale della Asl ha inoltre disposto il licenziamento …

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Falsificare il certificato medico può costare il licenziamento

La vicenda.

Un dipendente, già in malattia, al fine di prolungare la stessa, “corregge” la data sul certificato medico.

L’azienda se ne accorge e decide di aprire un procedimento disciplinare a carico del lavoratore.

Il datore di lavoro, relativamente al periodo coperto dalla falsa data, contesta al lavoratore un’assenza ingiustificata.

Per tale ragione decide di licenziare lo stesso.

Il dipendente contesta il provvedimento e lo impugna in giudizio.

Sostiene esservi stato un errore da parte della Asl nella compilazione del certificato e che il periodo contestato come assenza ingiustificata deve invece ritenersi coperto dal certificato stesso.

La Corte di Cassazione, con sentenza 7 settembre 2012, n.14998, dà ragione al …

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